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Bio
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Aurora Filippi nasce il 25 marzo 1988 e deve il suo nome alla principessa de La Bella Addormentata nel Bosco di Walt Disney di cui la madre è innamorata.
Fin da piccola ama disegnare e il suo più grande amore sono gli animali, tanto che viene riempita di libri sull'argomento. Nonostante da sempre il suo animale preferito sia il cavallo, non ha però mai avuto il piacere di sperimentare l'equitazione.
Ama lo studio, ama la scuola e fare ricerche. Nel periodo delle elementari predilige le scienze e il suo sogno è quello di diventare una naturalista. A quest'età nasce il suo amore per la lettura, che si concretizza e diviene stabile dopo la lettera de L'Anello di Re Salomone di Konrad Lorenz che, nonostante il nome, parla di natura e degli animali che tutti abbiamo intorno.
Nel periodo delle medie la simpatia per gli anime diventa passione con la scoperta dei manga. Assieme al fratello e ad alcuni compagni di classe apre un sito web a loro dedicato.
In questo periodo la propensione al disegno s'intensifica tanto che sceglie di iscriversi all'Istituto Statale d'Arte di Firenze all'indirizzo di grafica pubblicitaria, con l'intenzione di diventare una fumettista.
I suoi studi s'arenano al terzo anno e, dopo qualche mese di tentativo presso la Scuola Internazionale di Comics all'indirizzo di Illustrazione, decide di abbandonare il disegno.
Ne segue un periodo buio, in cui passa le sue giornate al computer. Chiude il sito web e passa le sue giornate a giocare di ruolo su Extremelot (e in seguito Dreamalot) come SylverTrinity, un'elfa che non abbandonerà per gli anni a seguire. E' qui che scopre la passione per la scrittura.
Qualche anno prima si era cimentata in un concorso propostole dal fratello, ma è in questi anni che si focalizza sul fantasy e devia tutti i suoi interessi letterari su tal genere.
Spronata dalla madre e dagli amici comincia a tentare diversi concorsi, scrivendo numerosi racconti brevi. E i primi successi arrivano, dapprima piccoli, poi sempre più soddisfacenti.
In questi anni scrive un romanzo che, però, resterà nel cassetto.
Ritrova la luce e la compagnia grazie al suo fidanzato, Luca, conosciuto proprio in quel gioco che l'ha portata a considerare la scrittura la sua strada, e al cosplay, che tutt'ora pratica.
Leodhrae nasce come spin off del suo primo romanzo, ma nel tempo si ingrandisce sino a divenire corposo, una storia elaborata e complessa che si regge sulle sue gambe. Leodhrae è a tutti gli effetti il prequel della storia che aveva già scritto e consolida la struttura del mondo dove Aurora si muove e muove i suoi personaggi: le Terre delle Stelle Blu.
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Ho sempre odiato le biografie. Ogni volta che dovevo fornire dati per descrivere me stessa non sapevo cosa dire, cosa non dire... e alla fine non sono mai convinta. Così mi sono fatta dare una mano per scrivere qualcosa di "formale".
Non riconoscendomi, però, nelle cose fredde e distaccate, ho preferito scrivere anche queste righe, scritte direttamente come le direi io, senza pensare alle formalità.
Se dovessi descrivermi con una perola, direi semplicemente che sono una sognatrice, con tutti i pro e i contro che comporta.
Credere nel mio sogno è una delle cose che più mi dà forza.
Sono cresciuta tra libri, anime, manga, e tanto, tantissimo internet. Ricordo ancora come sembrava sperduto il web quando aprimmo un sito con i miei amici. Adesso è stravolto. Allora c'era l'html, poi arrivo il C... e ora per questo sito mi sono fatta fare il codice da Runa Rea (grazie amo) a cui dovrò una statua per la pazienza. Mi sono dimenticata molte cose, troppe, ed è un bene che non mi abbia servito la pappa pronta pronta, così ho avuto modo di rispolverare quello che sapevo e che facevo per ore e ore anni fa.
Se ora Leodhrae sta divenendo una cosa concreta (ed è assurdo dirlo lo so) è anche grazie alla diagnosi della sclerosi multipla. Non fraintendete: non dico che sono felice di averla, anzi! ma nel momento in cui qualcosa blocca la tua vita per come l'avevi sempre vista, dopo un attimo di buio e di smarrimento, l'unica cosa che c'è da fare è aggrapparsi a qualcosa, buttarcisi dentro. E io l'ho fatto.
Sono sempre stata molto insicura e non so se avrei mai ritenuto pronto questo lavoro per il pubblico. Non ho mai provato seriamnete a contattare delle case editrici per proporlo. Ho fatto pochi tentativi senza crederci veramente e ho ricevuto un rifuto e molti silenzi.
L'autopubblicazione mi era sembrata una sfida calcolata con tempi d'attesa brevi ed era quello di cui avevo bisogno.
Per il resto non ho motlo da aggiungere alla parte "seria" poco sopra. Vivo con la musica, sempre, e tutto ciò che scrivo è animato dalla musica. Mentre disegno ascolto la musica (perchè dopo tre anni di totale rifiuto sono tornata a disegnare!) e anche mentre cucio e armeggio.
Il cosplay è stata la mia salvezza, la via che mi ha riportato verso le persone (seppur non sia un'amante delle folle) e lo consiglierei davvero a chiunque. Se da una parte ora il mio obiettivo è la scrittura, da una parte devo al cosplay il raggiungimento di tante piccole soddisfazioni. L'ultima è l'aver superato la diffidenza per la macchina da cucire e cucire mi piace... se poi non lo facessi sempre all'ultimo minuto sarebbe anche più rilassante! Amo i vestiti, ma penso che la cosa che più mi diverta siano e saranno i peluche.
Sono sempre un po' prolissa... ci sono i contatti apposta per trovarmi, quindi vi ringrazio per aver letto sin qui e vi ringrazio ancora (magari anticipatamente) se avrete voglia di leggervi quello che scrivo!
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