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Dopo aver finito il libro precedente, ho mandato Luca a pescare un libro da leggere fra i tanti che abbiamo. Non avevo nessun desiderio particolare, quindi mi sono affidata al caso, lasciando a lui la scelta.
E’ tornato da me con questo, definendolo “grande acquisto”. Il motivo è semplice: nutre ben poche speranze per i vampiri moderni e, non da meno, è stato preso per circa due euro usato.
Quando l'ho preso non sapevo fosse il primo di una saga e nemmeno mi interessava, nel senso che l'importante era che non fosse un due, un tre, ecc.
Da quello che avevo letto della quarta non sembrava così tremendo e per quel prezzo volevo dargli una chance e finalmente il caso ha voluto che gliela dessi.

I vampiri sono tra noi, da epoche antichissime, solo che non ce ne accorgiamo perchè sono molto efficienti nel non lasciare tracce. Questo almeno fino a quando Gabrielle non immortala col cellulare un aggressione di vampiri ai danni di un ragazzo fuori da un locale. La ragazza, appassionata di fotografia, non sa che questo gesto quasi automatico, prima di fuggire e, in seguito, denunciare il tutto alla polizia, la catapulterà in un mondo oscuro e segreto di cui, a sua insaputa, il destino l'aveva legata dalla nascita.
Le foto sono sfocate, la pattuglia mandata sul luogo non trova nulla, nessuno sembra aver visto niente e Gabrielle viene congedata in malo modo, come una squilibrata, con la promessa di mandarle un agente per sicurezza.
E quell'agente arriva: bellissimo, cupo, muscoloso, alto… Gabrielle rimane subito affascinata da Lucan Thorne tanto da desiderarlo e la loro passione viene consumata al loro secondo incontro… solo che la ragazza è convinta si tratti di un sogno.
Il rapporto tra i due continua, Gabrielle si sente attratta da quest'uomo di cui non sa praticamente niente, se ne innamora, ma dall'altra parte c'è un muro, una freddezza che però non riesce a farla demordere, fino a quando la condurrà verso la verità.

Cosa dire di questo libro? Penso che non sia scritto male, qui è proprio una questione di gusti.
I vampiri di Lara Adrian sono vivi, muscolosi, non hanno niente di vittoriano e non sono legati al demonio e alla non-morte. Si nutrono di sangue semplicemente perchè è così che riescono a cavare nutrimento da questo mondo, non riescono ad assimilarlo da piante o animali.
Sono solo maschi e si riproducono con donne particolari che portano il marchio di una goccia che cade in una falce di luna, le Compagne della Stirpe.
E qui se ami un altro genere di vampiri, ovviamente, non puoi entusiasmarti troppo. Io ne preferisco altri.

Secondo: sesso. L'autrice non si risparmia nelle descrizioni delle scene di sesso tra Gabrielle e Lucan e i vampiri hanno notevoli erezioni, è un rimarcarlo continuamente. La loro brama si compone di zanne snudate e membri eretti. Se a uno non piace l'erotico, qui cade male e probabilmente ne sarà disturbato.
Io ho letto la Hamilton, non mi dispiace l'erotismo in un romanzo, però non so… qui mi sembrava che le cose si spaccassero nettamente tra sesso e non sesso. Era come se ci fosse un'interruzione, come se i momenti di intimità non si legassero e amalgamassero bene col resto. Ho avuto questa sensazione.

La saga continua, ma non credo che acquisterò i seguenti volumi ammesso che non mi ricapitino a prezzi stracciatissimi o che mi arrivino tramite scambio. Non posso dire che mi abbia delusa, perchè non mi aspettavo nulla, ma è un tipo di vampiro che non mi attrae particolarmente e, bene o male, il primo volume ha una conclusione che mi può star bene, che prepara per qualcosa di più grande, come fosse un’introduzione alla storia vera e propria.
Non sono riuscita ad affezionarmi a nessun personaggio, per cui non mi mancherà sapere come andrà a finire la loro storia.

In definitiva per me vale il prezzo che l'ho pagato. Se ci avessi speso di più me ne sarei pentita, probabilmente.

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